Il formato video diventa ogni giorno sempre più importante. Il suo sviluppo va di pari passo con quello dei social network, che contribuiscono alla diffusione dei video al maggior numero di persone possibile.
Nel 2019, l’utente Internet medio ha trascorso 84 minuti al giorno a guardare video online, rispetto ai 67 minuti dell’anno precedente; nel 2021 vi trascorrerà cento minuti (Zenit). Un boom che si è tradotto nel rapido aumento della produzione di video da parte di aziende e brand, ai fini delle vendite o della notorietà.
Con oltre due miliardi di utenti mensili, YouTube fornisce numerose opportunità per gli inserzionisti che desiderano pubblicare un video. Tuttavia, con 300 ore di immagini pubblicate ogni minuto sulla piattaforma, è impossibile dare visibilità ai contenuti senza l’aiuto degli strumenti per il posizionamento SEO su YouTube. Quali sono questi strumenti? Scopriamolo insieme.
Perché la SEO è importante su YouTube?
Per comprendere appieno quanto sia importante posizionare un SEO video su YouTube, è prima necessario capire la popolarità di cui gode la piattaforma in tutto il mondo. Questi numeri danno un’idea dell’entità del fenomeno:
- YouTube è il secondo sito Web più visitato al mondo, dopo Google… che ha acquistato la piattaforma nel 2006, l’anno seguente alla sua creazione da parte di tre ex-dipendenti PayPal.
- 1,5 miliardi di utenti vi si connettono ogni mese.
- Un miliardo di ore di video vengono guardate ogni giorno.
- Cento Paesi hanno accesso alla piattaforma in 80 lingue, coprendo il 95% della popolazione mondiale.
- Ogni minuto vengono caricate 300 ore di video.
- YouTube è utilizzato dall’87% degli inserzionisti che praticano video-marketing.
(Fonti: YouTube / DataReport / Social media oggi)
Per gli inserzionisti queste statistiche sono sia un bene che un male. Da un lato, la popolarità della piattaforma aumenta le probabilità di rendere visibili i propri video: maggiore è il numero di utenti, più è alta la possibilità di raggiungere una percentuale notevole di essi. Eppure, dall’altro lato, l’enorme volume di contenuti disponibile per gli utenti di Internet tende a far sparire la stragrande maggioranza dei video nella massa. In questo modo, dare visibilità ai contenuti SEO su YouTube equivale a cercare di dare risalto a una goccia d’acqua rispetto a tutte le altre che formano l’oceano che la circonda.
Ecco qual è l’utilità dell’ottimizzazione su YouTube: un metodo per migliorare il posizionamento di un video (o canale) in modo da renderlo visibile a più persone possibili.
Posizionamento e algoritmo di YouTube
Il concetto di posizionamento su questa piattaforma non è così scontato. Si è portati a credere che il successo di un video SEO su YouTube dipenda soprattutto dalle sue caratteristiche intrinseche: se è ben realizzato, di alta qualità, e se tratta un argomento interessante per gli utenti di Internet, allora avrà sicuramente successo.
Le cose, però, non sono così semplici. Secondo Neal Mohan, Product Manager di YouTube, oltre il 70% del tempo trascorso sul sito è dedicato alla visione di contenuti consigliati dall’algoritmo. Ciò influenza il posizionamento dei video nella home page, nei risultati di ricerca, nei video consigliati, nelle tendenze, nelle iscrizioni ai canali e nelle notifiche. Quindi, l’algoritmo guida in gran parte il comportamento degli utenti di Internet e determina quali video vedranno o meno. È, dunque, essenziale tenere conto di tale algoritmo, elemento fondamentale per il posizionamento di un SEO video su YouTube e sperare di raggiungere un vasto numero di utenti.
Il funzionamento dell’algoritmo si è evoluto nel tempo. Anche se le sue impostazioni rimangono segrete, possiamo comunque identificare alcune tendenze principali:
- Fino al 2012, i video SEO su YouTube sono stati classificati in base al numero di visualizzazioni. Problema: essendo questo il principale (o esclusivo) criterio di posizionamento, la piattaforma ha indirettamente incoraggiato gli inserzionisti a fare click baiting (in sostanza: mostrare un titolo accattivante e potenzialmente fuorviante per generare clic e visualizzazioni).
- Tra il 2012 e il 2016 il criterio di posizionamento decisivo è stato il tempo di visualizzazione, ovvero il tempo trascorso da un utente di Internet a guardare un video. Non è necessario essere esperti di posizionamento di YouTube per immaginare le conseguenze: aumento esponenziale della lunghezza dei video, suspense artificiale volta a ritardare il più possibile l’elaborazione delle informazioni rilevanti in modo da tenere gli utenti il più a lungo possibile online, ecc.
- Dal 2016, diversi criteri sono considerati essenziali per il posizionamento SEO su YouTube: la qualità del video, le parole-chiave associate e il loro posizionamento nei diversi campi, la soddisfazione e il coinvolgimento degli utenti, la freschezza dei contenuti, la frequenza di pubblicazione su un canale, ecc. Il numero di visualizzazioni continua a essere molto importante, ma non più a scapito di altri parametri.
Questi criteri determinano lo score assegnato a ciascun contenuto, il punteggio che consente all’algoritmo di consigliare agli utenti i video che corrispondono ai loro gusti e desideri. Lo scopo del posizionamento su YouTube è quello di utilizzare determinati strumenti che consentano di attirare l’attenzione dell’algoritmo su un particolare video SEO su YouTube, in modo che venga messo in evidenza e mostrato più facilmente agli utenti. Un approccio che ricorda quello del posizionamento naturale di Google per la distribuzione dei contenuti nei risultati dei motori di ricerca, similitudine rafforzata dai collegamenti esistenti tra le due piattaforme.
I criteri indispensabili per il posizionamento su YouTube
L’elenco dei criteri per il posizionamento su YouTube è lungo, come mostrato nel grafico sottostante:
Tuttavia, non tutti sono fruibili fin da subito, come il numero di “Like”, che dipende da quanto tempo il video è online, o il numero di iscritti, che richiede la creazione di un canale e la pubblicazione regolare di contenuti.
Analizziamo i criteri SEO di YouTube da attuare a partire dalla pubblicazione del primo video.
LA SCELTA DELLE PAROLE-CHIAVE
L’uso delle parole-chiave nei SEO video di YouTube è simile al loro utilizzo in una classica strategia SEO – e dunque sui motori di ricerca. Queste “video keywords” devono essere scelte in base all’argomento trattato nel video, al tipo di attività dell’azienda, agli obiettivi e alle ricerche effettuate dagli utenti nel motore interno di YouTube.
Come nel posizionamento naturale di Google, bisogna trovare il giusto equilibrio tra popolarità (il volume di ricerca per una determinata parola-chiave) e competitività (il numero di volte in cui tale parola-chiave è stata utilizzata da un concorrente).
Esistono diversi modi per cercare parole-chiave adeguate a ottimizzare i video di YouTube:
- L’utilizzo di strumenti specifici (Keywords Everywhere, Google Keyword Planner, ecc.).
- Il riutilizzo delle parole-chiave già impiegate per il posizionamento naturale dei tuoi contenuti.
- La ricerca per parole-chiave su Google (con visualizzazione dei relativi video tramite la scheda “Video” del motore).
- Il benchmarking (cercare ispirazione dai video pubblicati da concorrenti che hanno avuto un certo successo).
Le parole-chiave sono la spina dorsale della SEO di YouTube: devono essere inserite in modo intelligente nei vari campi che accompagnano il video.
PERSONALIZZAZIONE E OTTIMIZZAZIONE DEI CAMPI
L’algoritmo non può guardare un video per sapere se è rilevante o meno per le ricerche fatte dagli utenti di Internet. Per questo deve fare affidamento sui campi che ruotano attorno al video: il titolo, la descrizione e i tag. Dietro il computer ci sono gli utenti stessi, che consultano questi campi per decidere se cliccare o meno su un video (il titolo) e continuare la loro visualizzazione, oppure interagire, una volta avviato (la descrizione).
Di conseguenza, parte del posizionamento su YouTube consiste nella personalizzazione di questi campi e nella loro ottimizzazione, in modo che soddisfino i requisiti in comune tra l’algoritmo e gli utenti di Internet.
- Il titolo è simile al tag “H1” ben noto ai creatori di contenuti testuali. Idealmente deve essere composto da almeno cinque parole, inclusa la parola-chiave o la frase-chiave principale, e cercare di attirare l’attenzione degli utenti attraverso alcune particolarità (uso di lettere maiuscole, inserimento di emoji, ecc.).
- La descrizione è un elemento fondamentale della SEO di YouTube in quanto fornisce indicazioni precise sul contenuto del video. Qui le keyword sono meno importanti del “marketing” del contenuto: la descrizione è un’opportunità per aggiungere link esterni a pagine del sito (home, prodotti, servizi, contatti) e account social, oppure link interni ad altri video dello stesso canale o un canale diverso, per aggiungere le fonti al fine di rendere credibile il contenuto, e così via. All’inizio sono visibili solo i primi cento caratteri (il resto compare cliccando sul pulsante “altro”), quindi bisogna inserire il maggior numero possibile di termini importanti (soprattutto parole-chiave) all’inizio.
- Il tag aiuta l’algoritmo a classificare il SEO video di YouTube e gli utenti a trovarlo più facilmente. Inoltre, consentono di lavorare sul campo semantico attorno alla parola-chiave principale. L’ideale è inserirne tra 5 e 10. Strumenti come VidIQ e TubeBuddy (estensioni per Chrome) aiutano a trovare i tag più popolari relativi a determinate parole-chiave.
LA FIDELIZZAZIONE DEL PUBBLICO
Il tempo di visualizzazione e le interazioni sono presi in considerazione dall’algoritmo, perciò, questi criteri fanno pienamente parte di una strategia SEO su YouTube. Possono essere combinati in un unico criterio più globale: fidelizzazione dell’audience sul video, ma anche, più in generale, sul canale/piattaforma. Va ricordato che l’obiettivo finale di YouTube rimane la pubblicità: più tempo le persone trascorrono a guardare video, più è probabile che visualizzino annunci, che a loro volta generano entrate; quindi, favorire i contenuti che spingono gli utenti a restare è pienamente nell’interesse dell’algoritmo!
Ciò implica lavorare su due punti:
- Il tempo di visualizzazione, o “watch time”, uno strumento ancora essenziale per il posizionamento su YouTube, ma che non deve interferire con la qualità del video, né dare l’impressione che il contenuto sia allungato artificialmente per mantenere l’attenzione dell’utente. Ciò significa che un buon video non è necessariamente un video lungo… anzi! Una tecnica eccellente consiste nel fare il teasing nei primi momenti: lasciare le domande in sospeso a cui rispondere durante tutto il contenuto.
- Le interazioni, ossia tutte le azioni svolte dagli utenti: “Like” a un video SEO su YouTube, lasciare un commento, iscriversi a un canale, cliccare sui collegamenti ad altri video, ecc. Questo è un aspetto determinante del posizionamento di YouTube, in quanto tali interazioni aumentano il tempo trascorso dagli utenti Internet sulla piattaforma, cosa che l’algoritmo apprezza particolarmente. Per questo, il metodo migliore resta quello di incoraggiare gli spettatori a interagire, iscriversi o cliccare sui link proposti tramite call-to-action (CTA) sparse nella descrizione e nel video stesso.
Le interazioni hanno anche un altro grande vantaggio: aumentano la popolarità di un video e, quindi, inviano un segnale positivo all’algoritmo.
IL NUMERO DI VISUALIZZAZIONI
La percentuale di clic (che determina il numero di visualizzazioni) influenza indirettamente l’algoritmo segnalando i contenuti popolari. Si tratta, perciò, di un aspetto del posizionamento SEO di YouTube da non trascurare, anche se non è il più importante.
Per aumentare la percentuale di clic è possibile ottimizzare tre componenti del video:
- Il titolo – per renderlo il più attraente e di impatto possibile.
- Il posizionamento delle parole-chiave nei campi – per aumentare le possibilità di visualizzazione del video in risposta a determinate ricerche.
- La personalizzazione delle miniature, o thumbnail (l’immagine che mostra il video nella pagina dei risultati e nella pagina del canale).
POSIZIONAMENTO FUORI DA YOUTUBE
Un aspetto troppo spesso trascurato dagli inserzionisti non riguarda tanto il posizionamento su YouTube, ma il posizionamento del video su media di terze parti.
Vignette : Blog E-mail Facebook Google
Ci sono diversi modi per raggiungere questo obiettivo:
- Integrare video nei post del blog;
- Promuovere il video tramite newsletter;
- Creare link esterni (backlink) che rimandano al video;
- Trasmettere il video sui social network (e incoraggiare gli utenti di Internet a condividerlo);
- Ecc.
Il posizionamento al di fuori di YouTube influenza la visibilità del video nei risultati di Google: le due piattaforme sono strettamente collegate. Più un SEO video di YouTube compare sul Web, meglio sarà posizionato da Google e più salirà nei risultati di ricerca generici (immagine sotto).
ALTRI CRITERI DI POSIZIONAMENTO DI YOUTUBE
Altri criteri, meno importanti, devono, tuttavia, essere oggetto di particolare attenzione: è la congiunzione di tutte le componenti del posizionamento SEO su YouTube che permette di aumentare la visibilità di un video.
Questi criteri sono:
- La scelta del formato video (“face-cam”, tutorial, vlog, intervista, animazione, ecc.).
- La lunghezza del video (idealmente tra 5 e 10 minuti).
- La modalità di enunciazione (se possibile rivolgersi agli utenti di Internet direttamente in formato face-cam).
- La creazione di una serie di video collegati tra loro e integrati in un canale.
- L’ottimizzazione del canale (strutturazione, visualizzazione dei video per playlist, coerenza nella scelta delle miniature, ecc.).
- La trascrizione del video con importazione di un file di sottotitoli creato per l’occasione (anziché lasciare che YouTube generi automaticamente i sottotitoli).
- La traduzione del titolo, della descrizione e dei sottotitoli per il pubblico in lingua straniera.
Applicata con cura, la metodologia del posizionamento SEO di YouTube migliora la visibilità del video velocemente, con risultati concreti. Ma attenzione: niente sostituisce la qualità dei contenuti, nemmeno padroneggiare alla perfezione questi strumenti!